Sul periodico bimestrale “Via Libero” dell’associazione dopolavoro
ferrroviario di Torino sono stati pubblicati gli estratti degli elaborati
presentati dai vincitori delle borse di studio 2003-2004.
Tutto inizia quando mia sorella mi dice: “devo partecipare alla borsa di
studio per le lauree brevi, l’unico problema e’ che devo presentare un
elaborato insieme alla domanda d’iscrizione, ma non ho voglia di pensare e
scrivere… mi daresti mica una mano?”
A dire il vero l’idea di scrivere mi allettava parecchio.
Mi piace far volare la fantasia e cosi’, letto il titolo dell’elaborato da
svolgere, mi son detta perche’ no???
Il tema ovviamente riguardava il treno…
“UN TRENO DA SCOPRIRE”
Correva l’anno 2002, l’estate era
alle porte e un gruppo di amici doveva ancora organizzare le proprie
vacanze, cosa fare???
Era necessario decidere in fretta la destinazione, il mezzo e il periodo,
insomma tutto e forse era già troppo tardi.
Una sera si trovarono tutti con l’intenzione di mettere a punto un bel
piano, un bellissimo progetto, il loro viaggio!
Dopo qualche tira e molla tra posti caldi o freddi vinse un inter-rail nel
mese di agosto per raggiungere la Gran Bretagna e l’Irlanda.
Partendo dall’Italia si prospettava un viaggio lungo e ricco di sorprese,
c’era però ancora un piccolo dettaglio non indifferente da
stabilire…
le tappe che si sarebbero dovute fare lungo il percorso.
Quella sera rimasero in piedi fino a notte fonda per portare a termine
l’itinerario.
La vacanza andò a gonfie vele, insieme superarono gli ostacoli che si
presentarono lungo il percorso e si divertirono un mondo.
Per sentire e vivere al meglio il viaggio scelsero di usare come mezzo di
trasporto principale il treno, che li accompagnava dalla partenza da una
stazione all’arrivo all’altra passando per valli, attraversando montagne e
passando persino sotto il mare, grazie al tunnel sotto il canale della
Manica.
Ascoltarono suoni e tutto ciò che si potè udire senza doversi
preoccupare della guida.
Sembrava qualcosa di magico, un gioco…
e poi via per le strade delle città alla scoperta di nuovi mondi,
modi di fare e di vivere, insomma tutto ciò che era diverso dalla
solita routine quotidiana.
La sensazione di salire su un treno dopo aver girato in lungo e in largo per
le città era rilassante, il movimento del treno cullava e ci si
poteva riposare osservando dai finestrini tutto quello che passava loro a
fianco.
Si aveva la possibilità di attraversare il cuore di un paese
scoprendone l’anima… e con l’inter-rail si può!
Il treno gli aveva permesso di viaggiare tra paesaggi da sogno affacciandosi
su un mondo dove anche pezzi di ferro sono capaci di raccontare storie
piccole ma importanti.
Il gruppo di amici riuscì a divertirsi con poco, nonostante quella
vacanza fosse la loro prima esperienza di inter-rail.
Bastarono pochissime cose, tra cui un paio di scarponcini o una bicicletta,
affittata ove possibile, per scendere dal treno e trasformarsi in
avventurieri.
Al termine dell’avventura, dopo aver vissuto in modo insolito, avevano
scoperto che il treno è un compagno di viaggio ideale e che dietro a
quel volto di ferro si nasconde un cuore caldo e una grande umanità.
Al loro rientro, molto entusiasti, decisero di immortalare le vacanze in una
metafora: “… sulle rotaie la vita parte e arriva ciclicamente; le
gallerie sono la notte e i finestrini gli occhi che si affacciano sul mondo
in movimento”.